Viaggio Colombiano 5°cap (By Matte)

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Riprendo ora la penna in mano mentre supero in volo il Mare dei Caraibi con direzione Miami. La vacanza volge ormai al termine e gli ultimi giorni saranno spesi quasi esclusivamente in volo. Questa sera ci fermeremo nuovamente a casa del nostro amico e domattina affronteremo il vero viaggio di ritorno verso l’Europa. 

Ci eravamo lasciati a Palomino, con direzione Santa Marta, dove la serata è passata tranquillamente dopo una cenetta nel centro ed una bella dormita. La mattina successiva ci siamo alzati presto per organizzare il viaggio verso Cartagena. Fortunatamente, senza troppa fatica, abbiamo trovato un bus in partenza alle 11 che in circa 4 ore ci avrebbe condotto a destinazione. Come era ovvio attendersi, il viaggio è durato almeno 5 ore ed è iniziato con una immediata interruzione per un cambio del mezzo di trasporto a causa di un guasto all’aria condizionata.

In più, se il buon giorno si vede dal mattino, mi ero alzato con un forte attacco intestinale che ha reso la giornata decisamente faticosa, oltre che la permanenza sulla corriera senza bagno particolarmente sofferente.

La prima sera a Cartagena, pertanto, ho dovuto alzare bandiera bianca e consegnarmi al letto della camera per recuperare energia.

A Cartagena si sarebbero aggiunti al gruppo altri due amici di Modena, anche loro a spasso per la Colombia, oltre al nostro amico di Miami insieme alla fidanzata colombiana. Insomma tutti i presupposti per un memorabile fine settimana.

La buona sorte, in questo caso, mi ha aiutato, perché la mattina successiva ero praticamente nuovo e pronto per immergermi nell’atmosfera locale. Il programma prevedeva un giretto per la città vecchia ed un bel pranzo in un ristorante consigliato dalla nostra amica latina. Come prevedibile, il locale scelto era assolutamente perfetto; il ristorantino, specializzato in pesce e crostacei, era davvero saturo dell’anima colombiana, dove ad ogni tavolo, tra una aragosta grigliata ed una “copa” di vino, la confusione e le risate regnavano sovrane. Un po’ meno piacevole è stata la passeggiata per il centro storico, a causa del caldo veramente afoso ed insopportabile. Ciò nonostante, la bellezza della città rappresenta un motivo più che buono per soffrire un po’!

Cartagena è di certo la città più bella del paese: racchiude il suo centro storico in una cinta muraria autentica e ben conservata che la separa dalla vasta area portuale. Le chiese barocche dai portali decorati e le abitazioni in stile coloniale, colorate ed orlate da terrazzi in legno, creano il carattere unico e peculiare di quella che è certamente la località di mare più importante di tutti i Caraibi.

Ciò è testimoniato dai prezzi, che non hanno nulla a che vedere con il resto della Colombia, e dalla presenza di tantissimi turisti dagli Stati Uniti e da ogni altra parte del mondo.

Il sabato, dopo una serata decisamente intensa, doveva essere una giornata tranquilla di riposo, avendo organizzato per la domenica una gita in barca alle isole Rosario. Ci siamo infatti svegliati con calma la mattina – finalmente – e nel pomeriggio ci siamo dedicati alla classica ricerca di souvenir per le vie della città. Siccome i miei compagni erano molto stanchi e poco propensi ad un tour che prevedesse anche alcuni siti storici, io ho deciso di staccarmi un pomeriggio in solitudine da dedicare alla visita del centro e ad un po’di street food che, mio malgrado ed a differenza delle mie abitudini di viaggio, è stato in questa vacanza molto trascurato dalla comitiva.

Un improvviso peggioramento del clima ha reso la giornata decisamente meno “calorosa”. Ho potuto visitare le chiese più importanti, oltre che avventurarmi sul passeggio della cinta muraria, assai suggestivo perché offre una vista della città da una prospettiva assolutamente differente. Inoltre, con gran soddisfazione, ho potuto assaggiare alcune specialità di strada decisamente molto buone e gustose. Su tutte la famosa arepa che, pur se già assaggiata, assume tutto un altro sapore se preparata da un carretto di metallo ai bordi della strada. Riformato il gruppo nel tardo pomeriggio, con un bell’aperitivo si aprivano le danze per il sabato sera.

La domenica, nonostante un grande sforzo per svegliarsi, era stata programmata per essere quella che si dice la ciliegina sulla torta. La nostra amica colombiana, Sara, ci aveva organizzato una giornata pazzesca a bordo di un magnifico motoscafo tra le isole Rosario, un arcipelago composto da decine di isolette che puntellano un mare dalle acque cristalline. Come prevedibile, la giornata è stata incredibile. Oltre a visitare più isolotti, specchi d’acqua verde e lidi incontaminati, durante l’escursione abbiamo pure potuto ammirare la residenza marittima di Pablo Escobar, ormai in stato di evidente abbandono.

Tra un tuffo ed un altro, la giornata è trascorsa felicemente, restituendoci la sera alla nostra dimora stanchi ma completamente soddisfatti ed appagati.

Non si poteva terminare la vacanza in Colombia in modo migliore.

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