Com’è bello il Vietnam

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L’estremo Oriente non sapevo come fosse, ma volevo metterci il naso. Mi mancava, come molte altre parti del mondo, d’altronde.

E così dopo un paio di anni di “mumble mumble” e della ricerca di un bel viaggio, non troppo patinato né troppo a misura di europeo, Licia trova questo fantastico tour che sembra avere tutto quello che cerco: una panoramica del Vietnam abbastanza completa, posti poco blasonati e il contatto con il popolo.

Ok, si va. Con il nostro bello zaino partiamo.

Ci aspettavano 15 giorni incredibili, di risate, avventure e ci aspettava un paese meraviglioso! Ci accompagna la stupenda Thao, perché in alcuni punti, specie quelli non toccati dal turismo, la sola lingua parlabile è il vietnamita, non serve né il francese né (men che meno) l’inglese.

Dal punto di vista naturalistico questo paese offre molto, basta nominare la baia di Ha-Long o parco di Trang An, per immaginare la forza e l’ineguagliabile spettacolo della natura. Sono molti anche gli spunti culturali, templi e pagode sparse in lungo e in largo, il palazzo reale con la cittadella a Hue, per finire a Hoian, la citta delle lanterne.

Se è comunque vero che chi va in Vietnam queste cose le dovrebbe proprio vedere, sono le cose da fare e il contatto con i locali che hanno dato il valore aggiunto al nostro viaggio!!! Quindi ci sono cose da provare, non solo da vedere.

Attraversare la strada ad Hanoi

Il mezzo di trasporto più comune è il motorino e ce ne sono a centinaia ad ogni semaforo. Carichi di qualsiasi cosa (pensate pure a un motorino con 2 adulti e 3 bambini, o un motorino che porta 2 biciclette, o un frigo e una tv, delle assi di legno, indefinito quantitativo di scatole, pile di stoffe, frutta e verdura ecc.) i vietnamiti sfrecciano per la città come saette e sembrano magicamente impossibilitati a frenare! Attraversare la strada è una avventura ed è una vera impresa. Non aspettate il semaforo, incamminatevi piano per strada, indicando con la mano di rallentare e questo incredibilmente vi permetterà di attraversare incroci e rotonde e passato il primo attimo di incertezza e paura, anche di divertirvi moltissimo!!

Bere il thè coi vietnamiti

Già ad Hanoi cominciamo a prendere confidenza con il thè. Andiamo a bere in un posto tipico, senza turisti. Ci infiliamo in un cubicolo, saliamo le scale, passiamo le case delle persone e arriviamo in un localino stupendo. Siamo noi gli unici occidentali e ci viene mostrata la cerimonia del thè. In 4 secondi ho capito che in questo paese mi troverò bene: tempi a misura d’uomo, cerimonie che si perdono nella notte dei tempi e il thè, che io personalmente adoro.

Nel corso di questo viaggio avremo la fortuna di berne tanti e molto diversi tra loro con i vietnamiti che ti aprono la loro casa e ti danno il benvenuto offrendoti proprio un thè.

Dormire nelle case locali

Non fatevi problemi. Sebbene alcune possano essere distanti anni luce dalle nostre, le guest-house (quelle vere) dei vietnamiti, sono stupende. Loro sono persone molto delicate e rispettose per cui, anche se non vedete muri non preoccupatevi, avrete la vostra privacy. Può capitare che vi chiedano di non usare le scarpe in casa, ma vi procureranno le ciabatte. Può succedere di aver il bagno fuori dalla casa, ma mentre siete lì a pensare come organizzare la doccia, in un attimo farete bucato con la padrona di casa, e senza parlare una sola parola avrete bacinella, sapone, filo per stendere e ciappetti!

Salire e scendere da tutte le barche

Inutile dirlo, il Vietnam è un paese d’acqua. Fiume rosso e Mekong vi accompagneranno in tutta la vostra avventura, che sarà costellata da un continuo sali-scendi dalle barche. Vi capiterà di prenderne di ogni genere, più di quanto possiate immaginare: a motore o a remi, grandi e piccole, larghe, strette, possenti o ballerine, colorate, decorate. In ogni caso sarà super-divertente, un po’ fifone e a volte dovrete improvvisarvi gatti per scendere (o chiedere “Aiutooooo”!!!)

Il giro in bicicletta

Assolutamente immancabile, specie se, pur organizzato per noi, non è ovattato a misura di turista. Preparatevi a pedalare nel tempo, immersi nei colori di una campagna stupenda, tra il verde delle risaie e il celeste del cielo, rincorsi dai bambini che escono di casa per salutarvi.

Farsi caricare in motorino

E’ il mezzo di trasporto più diffuso e in qualche occasione diventa anche un taxi. Arrivati in un posto sperduto e ben poco turistico su di una isola nel sud del Paese, la mitica guida Thao ha deciso che per raggiungere la casa dove avremmo dormito era utile un passaggio. E quindi via!! zaino in spalla, caricati sui motorini a sfrecciare per le dissestate stradine, con i nostri mototaxisti quasi a fare i “garini”.

Beh, siamo arrivati a destino sani, salvi e divertiti.

“Parlare” a gesti coi locali

Toccando il Vietnam più nascosto e meno blasonato è da mettere in preventivo di trovare persone, specie nei villaggi rurali, che parlino solo la propria lingua. Se per certi versi questo può mettere in difficoltà, dall’altro è stupendo. Chissà cosa hanno capito loro di quello che cercavamo di dire noi, noi di certo non abbiamo capito quasi nulla.

Abbiamo però bevuto un thè, inventato fantastiche storie sul lavoro dei proprietari della casa (eravamo in una fabbrica casalinga di colatura di pesce, in attesa di metà gruppo perso nelle campagne vietnamite), dato fantasiose sfumature alla loro vita ispirandoci alle fotografie che riempivano le pareti, e quasi combinato un matrimonio!

Prendere il treno

Dominata da un ingiustificato pregiudizio, mi sono chiesta cosa avrei trovato sul treno, ma l’idea di preferirlo ad un volo interno mi piaceva tanto, sia come impatto ambientale che come esperienza. Andata.

Viaggio notturno in treno: fatto.

Cuccetta spartana, divisa con Thao e due ragazzi spagnoli, lettino duro come un sasso (come tradizione vietnamita vuole), costante sensazione Tagadà-misto lavatrice, ma, sveglia alle primissime luci dell’alba, ho visto scorrere paesaggi indescrivibili e belli al di sopra delle aspettative.

Visitare i mercati

Ne troverete ad ogni angolo e di ogni dimensione per cui non potrete evitarli, e visitarli sarà una vera figata. Io che sono vegetariana, ho volutamente saltato alcuni passaggi, ma mi sono rifatta nei settori della frutta e verdura, risi e spezie. Non so erano più appagati la vista, l’olfatto o il palato. Abbiamo trovato e provato frutti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza e che purtroppo qua non si trovano.

Anche le spezie danno enormi soddisfazioni, sia in termini di colori che di profumi.

I mercati sono davvero un passaggio obbligato.

Provare molte delle sfumature della cucina vietnamita e bere il caffè

Me lo avevano anticipato che in Vietnam si mangia benissimo e, al di là di strane pietanze che noi occidentali non riusciamo a contemplare, è proprio vero.

La cucina è super ricca e super buona e in ogni angolo di strada si può trovare un chiosco di cibo. I sapori sono piuttosto diversi nella zona di Hanoi rispetto a quella di Hue o di Ho-Chi-Minh ma i piatti sono così gustosi che qualche ricettina me la sono portata a casa e ogni tanto la faccio. Mangiando rigorosamente con le bacchette (ho imparato là dopo una lezione di Thao e ora anche qui la cena vietnamita è consumata tradizionalmente!).

Non siate scettici nemmeno sul caffè e provatelo in più punti del paese.

Ve lo serviranno abbastanza lungo, e ne troverete di diverse qualità ma il sapore è quasi sempre ricco e pieno, tostato, con sfumature che richiamano il cacao, il caramello o le nocciole. Assaggiatelo nero o col latte condensato e senza lo zucchero e vi assicuro che non rimpiangerete il nostro espresso!

scritto da ROBERTA NANNINI

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