Il viaggio della maturità di Silvia

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Cari lettori, mi perdonerete se con queste righe deluderò le aspettative riguardo un articolo farcito di consigli e ingredienti segreti per il viaggio perfetto, perché non è di questo che vi parlerò.

Inizio presentandomi. Mi chiamo Silvia e sono nata nel 1996. I più svelti avranno già calcolato la mia età. Ho 19 anni freschi freschi ed.. ebbene si, questo é stato il mio famigerato e temutissimo anno dell’esame di maturità. Tappa memorabile nella vita di tutti, oso dire! Chi se la dimentica una notte passata tra caffè, sudatissimi riassunti, consigli, preghiere, suppliche.. Richieste di miracoli e sopratutto lui, il re della “notte prima degli esami”, Antonello Venditti, come incalzante sottofondo?!
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Poi, lo sappiamo, la tensione all’indomani se ne va magicamente, lasciandosi alle spalle i tanto odiati muri di scuola.
Inizia così la stagione delle feste e dei rituali d’estate, in molti ricordano ancora quei mesi da neo maturati: indelebili, si dice!
 
E così, gonfie dell’entusiasmo di un futuro tutto nuovo davanti a noi e impazienti di fare della nostra estate il ricordo dei ricordi, partiamo. Le protagoniste? Ve le presento: Mavi, Anna, Lola ed io.  Destinazione? Barcellona! Il nostro viaggio, però, non si fermerà lì. Dopo un soggiorno di 5 giorni nella ciudad della vida loca española ci attenderà un volo diretto per Amsterdam.. che, comunque, vanta anch’essa una buona dose di “locura”.
 
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Partiamo da Bologna il 18 luglio alle 10.25 e nel giro di poche ore siamo in Spagna! Arriviamo poco dopo all’appartamento prenotato per l’occasione, ancora non sapevamo di che fantastica suite si trattasse!
Lascio al lettore la libertà di immaginare le urla di 4 teenagers alle prese con la prima vacanza seria da sole, in una libertà e autonomia mai sentite così amiche, dopo pochi giorni dalla sconfitta del nemico dell’anno: l’Esame.. con la lettera maiuscola!
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La nostra vacanza ha da subito assunto i ritmi di una festa. Per quanto la città sia fascinosa e meriti visite e lunghe osservazioni, ci facciamo coinvolgere da subito nel vortice della movida Barcellonese. Se la serata finisce alle 7.00 di mattina, la casa non si anima prima delle 15.00 del pomeriggio. Tempi apparentemente limitanti, é vero.
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Le visite ai musei le evitiamo, vero. Le colazioni sono pranzi, vero. In compenso, non ci mancano le notti sulla spiaggia a conoscere amici che mai più rivedremo, a lasciarci affascinare dalle storie di ragazzi che vengon da lontano e sono diretti ancora più lontano, a ridere degli strafalcioni che quel drink di troppo porta sempre con se… Non ci mancano la musica e le danze in discoteca (Pachá, Opium, Razzmatazz,… Una costellazione di locali si dirama nei pressi della spiaggia e i pr barcellonesi non temono concorrenza in quanto a pacchetti per le entrate nei clubs), non ci mancano le camminate sulla rambla, i pomeriggi al mare, i mille viaggi in metro o taxi (molto spesso il costo del biglietto della metro supera addirittura di qualche centesimo quello del taxi) tapas, sangria, patatas bravas, Sagrada Familia, Parc Güell, casa Batlló, le fontane di Montjuic,..
Sperimentiamo una Barcellona nuova, fuori dai soliti standard canonici della guida turistica, non ci sono “must” e impegni improrogabili. Questa vita ci inebria di passione e entusiasmo, nel frattempo, però, si avvicina il giorno della partenza e a malincuore nella notte del 3 luglio un aereo porta queste “4 amiche e un paio di jeans” 2.0 all’aeroporto della capitale olandese, Amsterdam!
Buenas noches #Barcelona –  Goedemorgen #Amsterdam , e un nuovo giorno inizia!
Arriviamo ad Amsterdam segnate da una notte insonne: dopo la serata in spiaggia ci siamo lanciate in taxi dritte verso l’aereoporto e, nonostante il riposo durante il volo, all’arrivo siamo completamente distrutte. Ci pensano però l’aria frizzante, il cielo celeste, le nuvolone bianche, i mille fiori dappertutto e gli immancabili profumi di Amsterdam a rianimarci, e a passo svelto raggiungiamo l’hotel. “Travel Hotel” è un albergo a basso costo nei pressi del quartiere a luci rossi della città. Si trova in centro e vanta una posizione eccellente per visitare la capitale. La nostra camera si trova all’ultimo piano della struttura, la si raggiunge arrampicandosi su una serie di scale ripide ripide. È una stanza molto,molto umile: 4 letti, uno dietro l’altro e un bagnetto con doccia. Ci concediamo il lusso del bagno in camera, molte sistemazioni non lo offrono.
A differenza dei ritmi spagnoli, le nostre giornate in Olanda si distinguono per tranquillità, calma e imprevedibilità. Non abbiamo programmi, visitiamo giorno dopo giorno ciò che scopriamo durante i nostri tour in bicicletta. (Quattro biciclette verdi pisello, noleggiate per tutta la vacanza, sono ormai nostre inseparabili compagne).
Amsterdam è un tripudio di sorprese, dai davanzali fioriti ai battelli sui canali, dalla musica che esce dalle finestre al tramonto ai mille posticini che ti  invitano a sederti, i musei più alternativi, i negozi meno affollati..
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Dietro i mattoni scuri delle case, dietro tutte quelle finestrelle che si affacciano sui canali… tutto ad Amsterdam è nuovo e merita di essere scoperto! Così, vagabondando, ci imbattiamo in un locale blues avvolto dall’alone retrò che gli imprimono l’atmosfera anni 60 e la musica vibrante del basso che dal palco strega i presenti.
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Ad Amsterdam non manca nulla, ci sono i pub, le steakhause, i negozi, i locali, una marea di circoli, musei e mostre sopratutto, di ogni tipo.
Quando il tempo è brutto, ci si rifugia nei club tipici della città… e il tempo vola. Quando c’è il sole, ad alcuni kilometri dal centro si trovano i campi di tulipani e qualche mulino. Visitiamo il museo di Van Gogh, lo Stedelijk Museum, una graziosa mostra fotografica in Canal Belt, Vondelpark, il mercato dei fiori, il quartiere Jordan…
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Il nostro viaggio finisce così, la musica spagnola ancora nelle orecchie e il sapore fresco dell’Olanda sulle labbra.
L’aereo decollerà all’alba del 28 luglio dopo l’ennesima notte in bianco. E, stremate, all’indomani saremo a Bologna.
 
 
Silvia Simonini
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