Sveglia prestissimo.
Io a dir la verità, non avevo così voglia di lasciare Cape town, Il Taj, quella colazione, quella vista, quel lettone. Proprio quando iniziavo ad ambientarmi…decolliamo verso Johannesburg.
Doppia colazione, pure in aereo, quindi doppio uovo, si vede che uno quella mattina non era sufficiente. Cos’avreste scelto di prima mattina tra omelette e chicken? Voi forse semplicemente nulla.
Ritirati i bagagli Claudio è lì che ci aspetta. Avremmo trascorso con lui 4 notti, presa e rilascio a Johannesburg. Niente Drop off, da JNB si rientrava di nuovo a casa. Quella giornata è stata maledettamente lunghissima, il trasferimento dall’aeroporto ad Hazyview è durato almeno 4 ore. Nessun attimo di silenzio su quel minibus, la grande famigliola e Claudio insieme formavano un’ottima Combo, mia mamma sul podio.
Arrivati al Perry’s bridge ci consegnano la “cameretta”, peccato stesse diluviando bruscamente se no mi sarei tuffata volentieri in piscina. Hazyview ha una posizione strategica, è una piccola cittadina nelle vicinanze del Kruger, qui trascorreremo 2 notti.
A cena assaggio la carne di struzzo dal piatto di Lela, cavolo mi piace pure quella.
Andiamo a letto stracotti.
IL nostro giro inizia con la visita di queste cascate ma soprattutto con il salvataggio di questo piccolo esemplare multicolor: un camaleonte. Per miracolo non l’abbiam calpestato. Lo prendo tra le mani, finchè non mi dicono che va rimesso al suo posto. Come si dice a una bimba quando finisce di giocare. Fa un solletico incredibile, con quelle mini zampette.
Qui siamo nella regione dello Mpumalanga, significa “luogo dove spunta il sole” (aggiungerei: tranne quando lo visita Licia). Le principali attrazioni sono il parco Kruger e la Panorama Route che si snoda lungo i passi montani della grande scarpata e i canyon del Blyde River.
La grande scarpata è l’ultimo tratto dei Drakensberg (catena montuosa, raggiungono i 3482 mt), la sua particolarità è quella di precipitare per centinaia di metri con veri e propri muri di roccia.
Sostiamo a Graskop per un pranzo e ci dirigiamo verso il canyon, non vedevo l’ora! Il tempo non era dei migliori ma Blyde è talmente mistico che la nebbia si amalgama perfettamente con tutto il resto.
E’ una delle meraviglie naturali del Sud Africa, significa “fiume della gioia”.
Quando siete lassù, sospesi, vi sentite magicamente leggeri. Questo è ciò che ho provato.
Blyde è il terzo canyon per grandezza al mondo, è verde, cambia colore ed è un luogo imperdibile.
I miei clienti mi avevano avvisata, dicevano che per me sarebbe stata la parte più bella del viaggio e non posso che dargli ragione. Iniziano a conoscermi eh!?!?!
Proseguiamo per Pilgrim’s Rest, antico villaggio minerario ottocentesco, dichiarato monumento nazionale. Alberghi, bar e negozi restaurati con cura e qualche bancarella di artigianato. Non lasciate Pilgrim’s senza almeno due sacchetti di noccioline tostate, sono da volar via!
Consigli utili:
Itinerario fattibilissimo con auto a noleggio CAT. A, le strade sono asfaltate.
LIC
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Oh, cielo, che meraviglia…W il SA!!!
Un viaggio che sento farebbe proprio x me…(considerando che mi hai prenotato un viaggio in Norvegia forse soffro di sdoppiamento della personalità …)
PS finalmente si vede anche la mamma!!
l’ho tenuta nascosta Robby per evitare denunce! 🙂
Io amo più il freddo. Niente da fare. Finirò nella tua valigia 😛