Tra le mani in #Ladakh

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Indice dei contenuti
  1. Le mani mi hanno sempre affascinato.
  2. In questo capolavoro mi sono soffermata ad osservarle, per parecchio tempo.
  3. Nelle mani si leggono storie di vita.
  4. Questi scatti raccontano un viaggio faticoso in una zona del mondo che pochi conoscono e hanno avuto la fortuna di vedere:
  5. LADAKH, “land of high passes” – in India.
  6. “Non ti dico dove vado, lo scoprirai” 
  7. “Mandami il tuo logo, deve essere di altà qualità” 
  8. “La tua sorpresa è atterrata, spero sia viva” (e qui ho iniziato a farmi seri viaggi mentali)
  9. Questi sono alcune delle gran informazioni che Gio mi aveva inviato per cui io, non sapevo assolutamente nulla.
  10. Nella prima una lettera, nella seconda un cd.
  11. Non so più in quale delle due c’era il mio logo TRAVELMOOD, presa dall’emozione non ricordo,
  12. l’ho stretto tra le mani e poi ho caricato gli scatti, non riuscivo più a fermarmi perchè erano uno più incredibile dell’altro.
  13. Gli occhi hanno iniziato a riempirsi di lacrime, pensare che il mio logo fosse stato toccato da ognuno di loro, fosse stato a pranzo con loro, fosse salito su trasporti eccezionali, avesse raggiunto 5600 mt d’altezza, avesse lavorato la terra e soprattutto avesse visto tanti sorrisi, mi ha fatto seriamente emozionare.
  14. Vorrei abbracciare una ad una queste persone 🙂
  15. Non riuscivo più a mollare quel logo, quelle foto, quel bellissimo modo di stupirmi di Gio. Ha voluto raccontare assieme a Fra, il suo viaggiare e la sua straordinaria avventura Indiana, l’ha fatto nel modo più originale, almeno per me.
  16. Non smetterò mai di ringraziarli.

Le mani mi hanno sempre affascinato.

A partire da una stretta di mano, il primo incontro tra due persone, il primo contatto. Le mani.

Mani che scrivono, mani che salutano, mani che accarezzano, mani che dipingono, mani che portano, mani che applaudono, mani che coprono, mani che suonano, mani che si uniscono ad altre mani.

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In questo capolavoro mi sono soffermata ad osservarle, per parecchio tempo.

Nelle mani si leggono storie di vita.

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Quello che vi riporto ora sono frutto del meraviglioso regalo che Gio e Fra hanno voluto farmi.

Uno dei regali più belli che io potessi ricevere, ve lo giuro.

Questi scatti raccontano un viaggio faticoso in una zona del mondo che pochi conoscono e hanno avuto la fortuna di vedere:

LADAKH, “land of high passes” – in India.

Leh è la sua capitale, si trova a 1 ora e mezzo di volo da Delhi, a 3500 mt d’altezza racchiusa all’estremo nord tra le catene montuose del Karakorum e dell’Himalaya. È chiamato piccolo Tibet, Shangri-La o paese degli alti valichi, nomi che provano a evocare, senza riuscirci completamente, la meravigliosa sensazione di trovarsi in una terra unica al mondo. Questo è ciò che mi ha trasmesso il contenuto del cd che mi è stato spedito via posta raccomandata lunedì scorso.

“Non ti dico dove vado, lo scoprirai” 

“Mandami il tuo logo, deve essere di altà qualità” 

“La tua sorpresa è atterrata, spero sia viva” (e qui ho iniziato a farmi seri viaggi mentali)

 

Questi sono alcune delle gran informazioni che Gio mi aveva inviato per cui io, non sapevo assolutamente nulla.

Dovevo aprire due buste, la numero 1 e la numero 2. Così mi era stato detto per messaggio.

Nella prima una lettera, nella seconda un cd.

Non so più in quale delle due c’era il mio logo TRAVELMOOD, presa dall’emozione non ricordo,

l’ho stretto tra le mani e poi ho caricato gli scatti, non riuscivo più a fermarmi perchè erano uno più incredibile dell’altro.

Gli occhi hanno iniziato a riempirsi di lacrime, pensare che il mio logo fosse stato toccato da ognuno di loro, fosse stato a pranzo con loro, fosse salito su trasporti eccezionali, avesse raggiunto 5600 mt d’altezza, avesse lavorato la terra e soprattutto avesse visto tanti sorrisi, mi ha fatto seriamente emozionare.

 

Vorrei abbracciare una ad una queste persone 🙂

Mi è come sembrato di aver visto con i miei occhi quei paesaggi, quei volti unici, quei bimbi sorridere.

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Non riuscivo più a mollare quel logo, quelle foto, quel bellissimo modo di stupirmi di Gio. Ha voluto raccontare assieme a Fra, il suo viaggiare e la sua straordinaria avventura Indiana, l’ha fatto nel modo più originale, almeno per me.

Non smetterò mai di ringraziarli.

 

Ora voglio solo conoscere Francesca e abbracciare Giovanni.

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CHEBBBBELLI CHE SIETE!

LIC

 

 

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