Vienna, l’impero multiculturale – di Eleonora

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Quello che sto per descrivervi è un viaggio che ho fatto l’anno scorso con due mie grandissime amiche Jessica ed Emi, nella fantastica città imperiale…#Vienna!

In questo mio diario uscirò dai soliti schemi e cercherò di farvi vivere come dei veri esploratori, perché non importa quanti viaggi fai nella vita, l’importante è come li vivi e quanto tu riesca ad entrare a far parte di quell’atmosfera che ogni luogo al mondo ci regala!

Il periodo da noi scelto è stato a cavallo tra fine Ottobre e inizio Novembre, il famoso “ponte dei Santi” l’ideale per trascorrere qualche giorno alla scoperta di questa magnifica città! Raggiungere Vienna è stato molto semplice, siamo partite a mezzanotte dalla stazione ferroviaria di #Bologna e viaggiando durante la notte, la mattina presto eravamo già giunte alla meta. Appena prese le chiavi dell’ alloggio presso l’ agenzia immobiliare, ci siamo dirette verso quella che sarebbe diventata la nostra casa viennese per 5 giorni, un piccolo appartamento in pieno centro appena dietro la bellissima cattedrale-Duomo di Stephans Dom, favoloso!Quella non era la prima volta che visitavo questa città, avevo già avuto modo di vederla 9 anni prima durante capodanno, ma nonostante questo, rivederla si è rivelata per me una riscoperta.Abbiamo cominciato a visitare il centro città con i suoi bellissimi viali, come Karlplatz, il Graben e la famosa via dello shopping Kaertner strasse, i suoi maestosi palazzi, l’Hofburg, il palazzo dell’Opera, la spanische Reitschule, lo stupendo palazzo del Belvedere… Ogni angolo di questa città nasconde qualcosa di prezioso, come una corona piena di gioielli.

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Una delle gite immancabili è quella alla residenza-palazzo di Schoenbrunn dove la bellissima principessa Sissi ha vissuto e ha regnato durante l’impero austro-ungarico. Questo luogo ospita anche alcuni dei giardini più belli di tutta Vienna con statue, fontane e persino un labirinto! Davvero un posto fantastico dove trascorrere una bella giornata all’ aria aperta.

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Una cosa a cui non potevamo rinunciare quando si va a Vienna è una fetta di torta con panna montata allo storico Hotel Sacher, dove nel lontano 1832 è nato uno dei dolci più buoni e famosi al mondo, la torta Sacher, appunto.

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Un’altra parte della città che merita di essere visitata è il festoso parco del Prater, dove si trova la bellissima ruota panoramica e una serie di giostre e attrazioni adatte a tutta la famiglia, un vero e proprio paese dei balocchi. Pur non essendo amante dei parchi di divertimento sono stata convinta dalle mie amiche a salire su una delle tante giostre , una specie di gommone sull’ acqua che scendeva da un grandissimo scivolo …. giuro che sono morta dalle risate e dalla paura…. una volta “tornate a terra” eravamo bagnate fradice ma molto felici!

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Adesso passiamo alla mia parte preferita quella che secondo me vale la pena il viaggio anche solo per questo. Forse non tutti lo sanno ma poco fuori dal centro di Vienna vicino al palazzo della Secessione, si trova uno dei mercati alimentari e non più ricchi e cosmopoliti d’ Europa, il Naschmarkt, quello che per un’ amante della cucina come me, definirei il paradiso! In questo luogo si possono trovare cibi, utensili, strumenti e oggetti proveniente dal tutto il mondo. Essendo Vienna una città a metà tra est e ovest è un crocevia di culture, usi e costumi molto vari tra loro; quindi a fianco di una tradizionalità e compostezza imperiale del centro si affianca un’ apertura e accoglienza verso nuovi paesi anche molto lontani.

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Adoro questo mercato, adoro l’atmosfera che si respira.. il profumo speziato dei falafel del Libano, l’aroma dei tè orientali, la freschezza del pesce mediterraneo, la dolcezza delle torte tradizionali, le varietà di frutta e verdure dai colori arcobaleno, una vera e propria tentazione.

Un’altro luogo che si è rivelato per me una scoperta è il quartiere lungo il fiume Danubio creato dall’ architetto Friedensreich Hundertwasser, un’ insieme di case dai molteplici colori e forme del quale mi sono innamorata dal primo momento che ho visto una sua immagine su una cartolina.

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Ero troppo curiosa dovevamo vedere assolutamente quelle case!

Al nostro arrivo mi sembrava di essere finita in un piccolo angolo di Barcellona, lo stile di questo architetto assomiglia molto a quello di Gaudì, originale e fuori dagli schemi.

Siamo venute a sapere che Hundertwasser divenne negl’ anni ’80-90 il precursore della bioarchitettura. Quello che lui voleva realizzare era un luogo al riparo dal caos cittadino dove gli abitanti che vi risiedevano potevano rifugiarsi nella natura (infatti all’ epocaera un quartiere molto verde) e vivere in modo ecologico, giuro che se avessi potuto ci sarei andata a vivere anch’io!

Ecco questa è la mia Vienna, una città dalle molteplici sfaccettature a cui sono molto legata; spero di tornarci presto e magari scoprire qualche altro luogo sconosciuto.Voglio ringraziare le mie amiche Jessica ed Emi che mi hanno accompagnato durante questo viaggio, tante sono state e tante ancora saranno le nostre avventure in giro per il mondo che vivremo insieme! Non vedo l’ora di ripartire!

2° ARTICOLO SCRITTO DA ELEONORA 🙂

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