Chi incontriamo sul volo USHUAIA-BUENOS AIRES, nostra stessa ottava fila secondo voi?I nonnini di ieriiiii!! 🙂
Atterrate a Buenos Aires il 25/11 ci dirigiamo all’ hostel Casa aire Palermo in taxi (86 ars) , scelto da me e Ramona perché una vera e propria casettina gestita da Nati & Maxi, una giovane coppia!
Unica volta dove ci concediamo una camera doppia con bagno esterno (strano) – ars 315 in due compresa la colazione.
Non ci delude affatto, é delizioso, sembra di essere una piccola famigliola.
La mattina seguente ci alziamo prestissimo per fare gli ultimi giri, Ramona deve comprare qualche souvenir da portare at home e opta per del vino, ottima scelta da condividere con chi ti aspetta a braccia aperte a casa!
Io invece cambio gli ultimi euro e incazzata cerco di capire perché entrambe le mie carte di credito (MasterCard e visa) vogliano farmi dannare e preoccupare!Nessuna delle due va, cavolo! Non é piacevole ritrovarsi all’estero senza un soldo!
Doccia velocissima dopo lo shopping ed é il momento di salutare Ramona.
Ci facciamo accompagnare alla stazione dei bus Retiro, nelle vicinanze il tassista mi avvisa dicendomi che la compagna Tienda y leon che serve l’aeroporto EZE parte da una fermata diversa dalla mia.
Insomma dopo due settimane di intensa convivenza dovevo salutare Ramona in tre minuti. Il dolce tassista ci lascia il tempo per uno sguardo e un forte abbraccio, di quelli che ti bloccano la parola e ti riempiono gli occhi di lacrime di gioia miste a malinconia.
La scelta di prendere con me Ramona in questo viaggio é stata la più bella scelta che io potessi mai fare.
Come vi dicevo nel primo post “prepartenza”, conoscevo le sue abitudini, aveva già fatto un viaggio con me a Marrakech e insomma, sai che tipo di viaggiatrice avrai al tuo fianco, per questo le ho detto si. Non é da tutti.
Non c’é stata nemmeno una discussione, un’indecisione su qualcosa, un fraintendimento, uno che fosse uno, non c’é stato!
Questo ha permesso a entrambe di VIVERE ALL’ENNESIMA POTENZA un viaggio itinerante e maledettamente meraviglioso.
Io intanto ho deciso cosa fare nei prossimi giorni, o meglio, ho deciso la meta: Salta!
Nonostante tutti mi avessero detto di andare a vedere le cascate di Iguacu e provassero a convincermi (perfino da casa), io avevo nella mente le parole pronunciate da una guida qualche anno fa in una riunione di lavoro sull’Argentina. Mi erano rimaste impresse nel cuore. In realtà non si era soffermata neanche troppo a parlare di Salta e i suoi dintorni ma mi aveva trasmesso qualcosa di magico.
Non avevo voglia di turisti, avevo voglia di un’Argentina insolita.
Il 26/11 a Retiro (Baires) mentre Ramona vola con Air France verso casa, io pago il mio biglietto del bus per Salta. (Durata 22 ore-ars 1021 in semicama inclusi i pasti- compagnia: veloz del Norte)
L’ ho prenotato direttamente in stazione, ogni compagnia ha il suo ufficio.
Un viaggio ahimè infinito, non pensavo. Rispetto alla compagnia Andesmar questa ha bus meno confortevoli e sporchini, ha impiegato 4 ore in più del previsto e, non sono poche. In più come ciliegina sulla torta un bimbo si é fatto la cacca addosso e immaginate quanto io volessi buttarmi giù dal finestrino piuttosto che annusare quel buon odorino.
Grazie a una giovane ventenne saltena qualche ora mi é volata,
assieme smezziamo il taxi (20 pesos) per raggiungere l’Hostal Coloria, a 200 mt dalla piazza principale di Salta, lei abita in pieno centro.
Arrivata a Salta ore 15, mi sentivo così sporca che neanche immaginate, non avevo dormito come al solito e la stanchezza si faceva sentire.
Mi assegnano il mio lettino in camerata quadrupla e mi vado subito a lavare la faccia.
Il ragazzo della reception mi chiede appena possibile di scendere a lasciare tutti i miei dati e così prima di farmi una doccia infinita, corro giù.
Reception occupata da un ragazzo (pareva italiano) che chiedeva informazioni su escursioni, così chiedo di poter ascoltare anche io e inizio a farmi un’idea di cosa vedere.
Un’ora dopo ero in giro per Salta con lui, il suo nome é Federico, é italiano e perfino Bolognese. Ovviamente unici italiani nell’ostello. Il colmo.
Confrontiamo le proposte delle mille agenzie di Salta e optiamo per il noleggio di un’auto per due giorni (1000 ars totali per una Clio presso Argentina rent a car) e prenotiamo un tour di 3 giorni partenza il 30/12 sperando venga confermato.
Salta me la immaginavo così.
Coloniale, vera e da girovagare a piedi.
Salta accende gli animi romantici con i suoi caffè sulla piazza, vicoli con queste casettine colorate e la trovo familiare e accogliente.
Io e Fede ci spariamo birra e chips su un muretto nella piazza centrale e cerco di capire se posso sopportarlo per i prossimi due giorni assieme. Un incontro incredibile, neanche a volerlo!
L’idea di prendere l’auto era probabilmente ciò che desideravo di più, vogliamo paragonare fare un’escursione organizzata con altre 20 persone (se ti va bene) e fermarti invece dove ti pare e piace quando vuoi senza limiti di tempo?
Finalmente questa giornata termina, dopo una chiacchierata con Jessica, ragazza solitaria australiana mi addormento nel mio soffice sacco a pelo.
Buona notte!
LIC
1 commento
È stato un piacere unirmi a te in questa avventura, che è diventata anche mia, senza nemmeno averla considerata in precedenza, avevamo esattamente la stessa idea di cosa voler vedere. Ho sempre sognato di visitare questa terra immensa e desolata, dove i paesaggi maestosi e imponenti, nella loro sconfinata bellezza, inghiottiscono, lasciandoti incantata e senza respiro…ho visto poco, molto meno di ciò che credevo di poter vedere e fare, per questo per la prima volta da quando viaggio, sento di dover tornare nello stesso posto, sapendo anche di poter riuscire ad affrontare un eventuale viaggio in solitaria, il mondo è meraviglioso in egual misura, in ogni suo noto o remoto luogo, ma qui, grazie anche alle persone che ho incontrato, ho lasciato un pezzettino del mio cuore.
Ramona
Argentina . 13-26 novembre 2014