Parma è la mia città. Ci siete mai stati? Beh, ci sono un sacco di buoni motivi per venire a visitarla, e altrettanti per non farlo.
Cresciuti con un incomprensibile senso di superiorità nei confronti dell’universo mondo, noi parmigiani ci culliamo, da sempre, nel mito banale delle nostre eccellenze; il cibo, la musica, le donne, diciamo il buon vivere. Stavamo perfino per vincere lo scudetto…ma i tempi sono cambiati, non siamo più ai primi posti delle classifiche di vivibilità e altre sciocchezze che tanto piacciono ai media, e i problemi sono quelli di tutte le altre città.
Eppure, cari Travelmooders, se un giorno doveste passare di qua forse, con un po’ di fortuna, o un po’ di fantasia, potreste trovare Parma come la immaginate.
Magari camminando sul lungo Parma, il torrente che ci piace pensare fiume; diciamo al tramonto, dando un’occhiata alla skyline – o allo skyline? – delle case che lambiscono la riva, ad un passo dal ponte di Mezzo.
O perdendo tempo al Parco Ducale, dove ogni bambino di questa città ha giocato almeno una volta in vita sua, ma che è piu amato dai visitatori che dai parmigiani stessi.
Cogliete l’essenza della parmigianità (nel bene e nel male) nella sua movida, tra via Farini e via D’Azeglio. Troverete sicuramente un bar, una trattoria, un pub, qualcosa che fa per voi; che siate schiavi dei trend attuali (via Farini) o con qualche pretesa alternativa (Via D’azeglio), non vi annoierete di certo. Un sacco di localini deliziosi, pronti per essere instagrammati e via di thumbs up.
Solo una avvertenza: cercate di essere già in compagnia, poichè fare conoscenza – e amicizia – con i parmigiani, non è esattamente una cosa facile…
Ps: ho scritto questo post ascoltando e riascoltando See me now dei The Kooks; non proprio una canzone allegra, ma struggente e malinconica, come la malinconia che provo per la mia città, che non è più quella che era. O forse sono io che sono cambiato. Chissà.
Provateci voi; da qualche parte, la magia di un tempo deve essere rimasta, in qualche borgo, nei vicoli vicino al Duomo, sotto i bastioni della Cittadella; sono certo che i vostri occhi potranno forse rivedere quello che, a noi che ci abitiamo, risulta ormai invisibile, ma che ci portiamo nel cuore.
Bolly