{30 novembre}
Quella notte al Coloria hostal di Salta ho dormito con un ragazzo in quadrupla, non mi ero accorta di che volto avesse finché non ci siamo guardati a colazione. Neanche male vi dirò.
Gli avevo detto qualcosa durante la notte quando era piombato in camera e cercava di sistemarsi al buio.
Quella mattina mi sono svegliata presto come mio solito e ho raccolto i miei panni stesi la sera prima, merito di Ramona avevamo escogitato il modo di stendere attorno al letto.
Oggi io e Fede saremmo dovuti partire per andare a Tolar grande e al salar de Arizaro, un tour di 3 giorni/2 notti in jeep (1650 ars per persona), ci voleva un minimo di 4 persone per confermarlo e la sera prima la ragazza dell’agenzia ci aveva rimborsato la caparra, perché purtroppo eravamo solamente in 3.
Io ero dannatamente amareggiata, il motivo principale per il quale ho deciso di raggiungere Salta era proprio per il salar de Arizaro, quindi non fare quel tour mi é dispiaciuto ma non c’era altra soluzione.Abbiamo anche pensato di farlo privato ma i costi eran troppo folli. Fede ha rischiato di prender botte anche se non c’entrava nulla.
Dopo l’esito negativo del tour, avevamo controllato le tariffe per rinoleggiare un’auto, non la stessa perché avevamo paura ci abbandonasse, di lì a poco avrebbe perso sicuramente i fanali posteriori 😃
Durante i giorni festivi la maggiorparte dei noleggi sono chiusi, ne troviamo uno che ci propone una macchinina chevrolet a 550 ars al giorno, optiamo per quella e fissiamo la riconsegna il 5/12 mattina.
Non vi avevo detto che Fede avrebbe trascorso i miei stessi identici giorni a Salta, il 5 sarebbe rientrato a Buenos Aires in aereo e come me il 7/12 a casa. Chiamiamole coincidenze speciali, neanche a volerlo una “sintonia” tale!
L’unica differenza era la scelta del rientro in volo da Salta, ero indecisa se farlo in bus partendo il 4 sera, ma vista la differenza di costo non troppo esagerata, quel giorno l’ho prenotato anche io {170 euro con LAN airways).
In più appena conosciuti Fede mi aveva avvisato dell’arrivo di Edmond il 1/12 a Salta, ragazzo statunitense conosciuto in un viaggio nelle Filippine. Io inizialmente ero un po’ titubante in quanto non volevo minimamente rovinare il loro viaggetto assieme. Sarebbe rimasto dal 1/12 al 7/12. Edmond é stewart per la compagnia Delta Airlines e ha ottime tariffe volo, unico neo, sa se riesce a partire solo quando é in aeroporto, se sul volo ci sono posti free per flight attendant.
Cosa facciamo quella domenica?
Dopo esserci consultati con davanti una tazza di tea, la proposta geniale di Fede é quella di andare in Bolivia ma lo smonto subito perchè non si può con un’auto a noleggio perció alla fine optiamo per il parque nacional Los calileguas.
Ci sembrava interessante finché, arrivati all’ingresso, cambiamo idea. Sembrava di essere finiti in una discarica a cielo aperto.
Come non detto,svoltiamo e torniamo al sud, due matti insomma!😃 giusto 150 km per niente!
Scelgo sulla mappa di andare a Chicoana, la guida non ne parlava ma pareva fosse un mini paesino gaucho.
Arriviamo lì verso le 19.30 e cerchiamo un hostal, ci rechiamo all’ufficio info turistiche dove ci rilasciano qualche nominativo, scegliamo l’Hostal El sol (200 pesos la camera), ci avevamo parcheggiato davanti ma pareva fosse chiuso, in realtà bastava solo chiamarli come ho fatto.
Mamma e figlioletto ci aprono l’ostello.
Immaginatevi una casa enorme, ingresso, cucina e 5 stanze!
Ce ne assegnano una e ci dicono che quella notte l’ostello era tutto nostro. Insomma una gran figata! Finalmente non dovevo attendere il mio turno per una doccia!
Chicoana, é conosciuta per i ranch attorno, é la giusta meta per farsi una passeggiata a cavallo, ma a noi non interessava. C’era ben altro di più interessante da vedere!
Usciamo per cena, a piedi, la nostra attenzione ricade su una mega stanzona da dove provenivano schiamazzi, si stava guardando una partita, più che un ristorante pareva una sala giochi. Troviamo un tavolino, mille occhi puntati su di noi, sembrava non avessero mai visto un turista o forse due bonazzi come noi (sto a scherzà).
La sig.ra del locale ci porta il menù, nel mentre Fede inizia ad essere molestato da uno, due, tre uomini un po’ borrachi. Una volta che terminavano con lui iniziavano con me!
Pian piano ci accorgiamo che di sani se ne salvavano pochi, tutti intenti a giocare al SAPO (rospo), gioco mai visto prima.
Ci divoriamo il nostro panino super ripieno e andiamo a nanna!
(91 ars a coppia compreso birra e acqua)
{1 dicembre}
Ci svegliamo e prepariamo tea e biscotti, fuori finalmente un bel tempo!
Oggi teoricamente doveva arrivare Edmond, invece causa mancanza di posti sul volo,arriva il 2/12.
Decidiamo di andare a #Cafayate, nonostante fosse più distante da Salta e quindi più scomodo per Edmond.
Cafayate richiama tanti turisti, é il secondo centro argentino per la produzione di vini di qualità, oltre a Mendoza.
Come arrivarci? Devi per forza passare per i tormentati paesaggi della Quebrada de Cafayate, un territorio selvaggio fatto di arenaria dai colori intensi. Mi pareva di essere in California. Per un attimo ho chiesto a Fede se non avessimo preso un volo e non me ne fossi accorta..un vero spettacolo.
1’tappa: garganta del diablo dove siam saliti fino alla cima.
2’tappa: anfiteatro
Proseguendo rimani sbalordito quando vedi intorno a te paesaggi come questi.
Qui io e Fede ci siam sdraiati ad osservare quella meraviglia di fronte a noi, in silenzio. Eravamo senza parole, a tratti sembrava di essere in Tanzania, a tratti nel red centre Australiano. Chi l’avrebbe mai detto.
Ci siam fermati più volte lungo il tragitto, dovevi per forza immortalare quei paesaggi nella mente, da non dimenticartene più e penso proprio di esserci riuscita!
Io e Fede eravamo perennemente euforici!
Quando ti avvicini a Cafayate inizi a notare vitigni ai lati delle strade, sembra di essere in Toscana, invece sei semplicemente nel nord dell’Argentina.
Arrivati a Cafayate optiamo per l’Hostal Rusty-k, consigliato sulla “lonly”.
É disponibile solo una camera con bagno e scegliamo quella (300 ars a coppia), l’ostello é proprio minuscolo ma ben curato. Ha un patio esterno dove cresce la vite, qualche tavolino di legno e di sera illuminato é molto romantico.
Posizionato a un passo dalla piazza e con parcheggio davanti.
La nostra cena é stata sostituita dalla voglia di degustare vino y queso.
Ci dirigiamo a piedi alla ricerca di un’enoteca, Chato’s wine bar é la nostra scelta. 5 calici ognuno e un tagliere di salumi e formaggi, cosa chiedere di più dalla vita! (290 ars a coppia)
Cafayate é famosa per le sue uve Torrontes con cui produce un vino bianco aromatico e secco, non per niente io e Fede ce ne facciam portare un altro calice!😀
“Barcollando felici” finiamo sulla piazza dove avevano allestito una festa (Giornata mondiale contro l’AIDS) e ci soffermiamo a vedere le esibizioni o meglio dire, a me parevano più improvvisazioni.
Poi a nanein!!
{2 dicembre}
Super colazione saltata a causa della sveglia inesistente, avevamo tempo per rilassarci un po’ di più!
Oggi atterrava Edmond in Argentina.
Fede decide di tornare a Salta a prenderlo in aeroporto, ci avrebbe messo circa 6 ore e io ho preferito rimanere a Cafayate sola, a scrivervi e a sistemare un po’ di cose.
Ho fatto benissimo, appena sono arrivati verso le 19 io avevo appena terminato le mie cosette.
Edmond mi fa una festa incredibile appena mi vede, io ne sono felicissima.
Preoccupata un po per la lingua mi accorgo che capisco quasi tutto e se voglio mi esprimo 😊 saremmo proprio un bel trio!!!
Nel mentre avevamo cambiato stanza da doppia a tripla (380 ars in tre) per ospitare con noi il nostro nuovo compagno di viaggio.
Anche per Fede era la prima volta in vacanza per 5 giorni con Edmond, insomma una prova continua.
Da quel momento abbiam parlato solo inglese, anche io e Fede!
Non vi dico la fatica iniziale, se la sommiamo al fatto che Edmond non sa una parola di italiano e io son l’unica a sapere lo spagnolo.
Quella sera per festeggiare l’arrivo di Edmond siamo andati a cena fuori e a bere Torrontes 😀😀
A presto il continuo!!
LIC
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