Alpi Giapponesi e Hiroshima

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Ne vale così la pena? Forse già da questo quesito è chiaro, mi aspettavo di più. Non so se sia stata la stagione sbagliata (inizio marzo) ma senza neve e senza verde, è un po triste visitare le Alpi Giapponesi!

Adagiati tra le montagne, vi racconto Kanazawa, Shirakawa go, Takayama, Himeji e infine Hiroshima.

Kanazawa: Il giardino Kenrokuen è grandissimo, vi consiglio di trascorrerci almeno mezza giornata ed in ogni caso ne vedrete un terzo!

Da visitare il vecchio quartiere dei samurai e delle Geisha e il suo castello. Tappa fondamentale il mercato del pesce di Omicho per osservare lo svolgersi della vita quotidiana, l’ordine e la pulizia vi lasceranno senza parole!

Peccato per la puzza del pesce!

Shirakawago: villaggio storico immerso tra i campi di riso e attraversato dal fiume, famoso per le sue tipiche casette dai tetti a punta di paglia spioventi per sostenere l’abbondante neve invernale, vecchie dimore di contadini, patrimonio dell’Unesco dal 1995. Ogni stagione infonde al villaggio un aspetto diverso: neve e case illuminate in inverno, ciliegi in fiore in primavera, alberi rosso scarlatto in autunno, a marzo vi assicuro che tutto è ancora spoglio. Peccato!

Takayama: Lontana dalla frenesia della città, piccola cittadina poco conosciuta con le case dai tetti spioventi in legno, le sue birrerie storiche di sake e caffè, le sue locande e i suoi mercati mattutini. Attraversata dal fiume Miyagawa la giri in bici o a piedi e puoi dormire come noi in un Ryokan sul fiume e vivere una delle esperienze più belle della tua vita, dormire sul tatami e indossare lo yukata! Assaporare la vera cucina Giapponese e riscaldarti nelle loro onsen. Uno spettacolo, credetemi!

Nelle Alpi Giapponesi, ad esempio a Kamikochi, è possibile fare escursioni giornaliere di trekking, peccato che questo mio viaggio non fosse impostato per quello. Potete anche visitare la zona di Nagano e dintorni, dove troverete maestose montagne, oltre a vedere il tempio Zenko.ji molto famoso potete anche fare una bella sciata!

Se appassionati di terme, kushtsu Onsen è visitabile in ogni stagione, anche lui un antico villaggio di montagna. Anche Obuse, a nord di Nagano, vale una tappa per il museo di Hokusai, l’artista famoso dell’onda di Kanagawa.

Ps: se siete amanti della montagna come me e avete tempo, andate in Hokkaido o in Kyushu!

Dopo le Alpi ci dirigiamo nel sud, ad Osaka, una delle 5 città più popolate del Giappone, è la città dei commercianti, qui tutto va super veloce, anche i tappeti e le scale mobili, tutti hanno più fretta. Città super moderna, piena di luci e neon, non manca assolutamente la vita notturna. Peccato averci trascorso una sola serata e non essermi addentrata a pieno/persa. In Giappone vi succederà ogni giorno, ma non scoraggiatevi perchè una gentilezza così è difficile trovarla altrove, non crederete alle vostre orecchie, perchè nonostante in pochissimi sappiano l’inglese, proveranno ad aiutarvi in mille modi e ne uscirete vincitori.

Himeji la raggiungiamo sempre con il JR pass, basta si aprano le porte del treno e in pochi minuti di bus si presenterà dinnanzi a voi la punta del castello di Himeji. E’ così alto da sovrastare la città, 7 piani di magnificenza, tutti risaliti gradino dopo gradino per godere dall’alto della vista. Lo chiamano Airone bianco, il più bel castello di tutto il Giappone. Non perdetevelo (visitabile anche da Kobe, Kyoto e Nara).

Il nostro viaggio prosegue verso Hiroshima, una città che ha trasformato la tragedia in un appello alla pace. Qui c’è molto silenzio, da parte di tutti. Sono passati 74 anni e la città, rasa al suolo nel 6/8/1945 è totalmente ricostruita e viva. Obiettivo della bomba atomica, assieme a Nagasaki. Una tappa da brividi che fa pensare tanto. Il suo parco della Pace, la cupola della bomba atomica, il monumento per la pace dei bambini, il museo della pace, il cenotafio e la fiamma della pace accesa nel 1961 che si spegnerà solamente quando non esisteranno più armi nucleari al mondo.

Miyajima.

Miyajima è imperdibile. Qui non ho soggiornato purtroppo (ma dovresti). Siamo partiti la mattina da Hiroshima e dopo 1 ora di bus e 10 minuti di ferry (compreso nel JR) siamo sbarcati qui.

2800 abitanti e qualche cervo.

Scuola elementare e media presenti, immersi in una fittissima vegetazione. Mentre osservavo l’isola dal ponte del traghetto, ho pensato a quanto assomigliasse a Perhenthian Island in Malesia. Poi sbarchi, costeggi il mare e capisci che devi dormirci almeno 1 notte, perchè alle 17 si spengono le luci del paese, i turisti fuggono e tu godi della meraviglia del posto. Dichiarata Patrimonio dell’umanità, incredibile il grande Tori rosso vermiglio che spunta nell’acqua. A contornare questa bella atmosfera i cervi, abituati oramai a orde di turisti, si fanno coccolare senza problemi. Qui vi consiglio di dormire in un ryokan e farvi percorrere qualche sentiero escursionistico sul monte sacro Misen.

2 commenti
  1. A Kanazawa consiglio di vedere un posto molto suggestivo: D.T. Suzuki Museum, dedicato a un filosofo buddista. Vale la pena soprattutto per l’architettura contemporanea con spazio contemplativo che veramente ti induce al silenzio e alla riflessione. Ci si arriva comodamente a piedi, dal giardino Kenrokuen dista meno di un Km e si passa anche dal museo di arte contemporanea.

    1. grazie per il prezioso consiglio Stefano! lo terrò a mente per la prossima avventura Giapponese 🙂

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