Il nostro viaggio nella Lapponia finlandese è nata quasi per scherzo, alla ricerca di neve e aurore boreali, il freddo della Lapponia scalda il cuore.
Ripercorrere alcune delle tappe fatte in estate è incredibilmente diverso se tutt’intorno altro non c’è che neve. Caratterizzata da pianure e colline di modesta altezza, la cosa stupenda che capita di vivere ogni giorno in viaggio è che, a perdita d’occhio si vede solo neve intervallata da foreste con alberi totalmente ricoperti di neve e fiumi o laghi ghiacciati.
Distese di neve (ma tanta tantissima). Evviva!
Appena sbarcati all’aereoporto di Rovanemi ci ha investito un vento gelido e pungente, siamo a -12°C, e le temperature scenderanno ancora. Eppure il freddo non è così terribile, o forse è l’eccitazione di essere in Lapponia.
Rovaniemi è un piccolo centro, famoso perché ci vive Babbo Natale e perché offre un sacco di avventure polari e perché da lì con un paio di ore di pullman si raggiungono le coste svedesi, prima tappa del nostro viaggio. Nave rompighiaccio Icebreaker Polar express che parte dall’impronunciabile porto di Axelsviksvagen..facile, eh??? No, per nulla, ma facile è farsi conquistare dall’emozione (forse rarissima) di camminare sul mare ghiacciato, come fosse una normale strada.
Il nostro soggiorno a Rovaniemi ci ha portato in giro con le motoslitte, una figata pazzesca, tra le foreste e i laghi ghiacciati, in cui, a motori spenti, non si sente nulla se non lo scricchiolio della neve sotto i piedi. Sembra di vivere una favola. La foresta innevata, candida e infinita, trasmette pace e serenità.. vorrei stare lì giorni interi, rigorosamente vicino al fuoco. I finlandesi sono attrezzatissimi. Si incontrano frequentemente delle mezze tende con panche e barbecue, che permettono un minimo di ristoro stando al caldo.
Le giornate non sono così corte come mi aspettavo e il freddo non è così insopportabile. Certo, appena il sole scende sotto l’orizzonte e lo spettacolo del tramonto toglie il fiato, si arriva facilmente a -25°C, -27°C ma non importa, basta pensare alla calda sauna che ci aspetta e tutto passa.
Rovaniemi e il parco nazionale Kansallipuisto (vicino a Saariselka), dove si spostiamo dopo tre giorni, offrono incredibili passeggiate nella natura, percorsi di ogni genere e tipo, per ogni gamba, durata e difficoltà. La neve è soffice e altissima per cui in certi punti non si riesce a camminare, ma si fa sci di fondo, racchettoni e immancabile la fat-bike.
Punta di diamante tra le attività (un sogno che si è avverato) è stata la slitta con gli husky. Una slitta con 8 Halaska husky, stupendi, vivaci, esuberanti, dolci e affettuosi. Non riuscivo a venire via alla fine del percorso. Altro momento in cui avrei voluto stare là…insomma.
Correre con la slitta nella foresta e nelle valli finlandesi non è difficile, può essere un po’ faticoso in salita (perché devi spingere anche tu, non è che devono fare tutto i cagnolini, eh!) richiede massima concentrazione e occhi aperti per le curve a S e i saliscendi incessanti, ma assolutamente impagabile. E alla fine una carezza a tutti i mushers, adorati amici che per un’ora hanno realizzato il desiderio di una vita.
Cos’altro ancora? Beh..lei, la divina aurora boreale. La vedremo, non la vedremo?? Il tempo ci ha giocato un brutto scherzo perché, se da un lato ci ha regalato meravigliosi momenti di neve, dall’altro il cielo coperto e nuvoloso fa a schiaffi con l’aurora.
Eppure, timida e silenziosa una notte ha bussato addirittura alla finestra del cottage nel suo colore più delicato, il rosa. Sembra una nuvola che danza, a piccoli passi indecisi nel cielo nero e così com’è arrivata, se n’è andata. Un attimo soltanto, al punto che mi sono chiesta se era lei.
Si era lei. Accipicchia se lo era. E con un po’ più di coraggio si è ripresentata la nostra ultima sera, quasi a dirci arrivederci, immagine indelebile seppur sfuocata e annuvolata, intrecciata negli occhi, imbrigliata nel cuore, a metà via tra il cuore e la gola.
ROBERTA NANNINI