Atterriamo a #BuenosAires! Erano più o meno le 5 di pomeriggio, ci mettiamo in fila per un taxi fuori dall’aeroporto AEP, una fila Kilometrica. 90 Ars totali in 3.
Direzione B&B Casa Aire Palermo, Fede e Edmond avevano deciso di alloggiare nel mio stesso Hostal, ormai eravamo inseparabili. Io volevo assolutamente tornare li, oltre al fatto che avevo già prenotato 12 giorni prima e metà mia valigia di roba freddolosa l’avevo abbandonata lì prima di partir per Salta.
B&B Casa Aire Palermo si trova nel quartiere Palermo Soho, uno dei quartieri più trendy di Buenos Aires. L’avevo scelto insieme a Ramona perchè piccolino e accogliente, qui avevo già trascorso l’ultima notte prima del suo rientro in Italia. Nati e Maxi sono una coppia giovane, ti senti a casa, non in un ostello. Il bello è proprio quello. (costo a notte circa 250 ars in doppia, 160 in camerata da 4) – consiglio: prenotatelo direttamente scrivendo a [email protected]
Quel pomeriggio eravamo parecchio stanchi, ci siamo concessi un pò di riposo per poi uscire per cena. Abbiamo optato per un messicano, ci sono una varietà di locali a Palermo che non sai quale scegliere, sul serio. Cena gustosissima accompagnata in sottofondo dalla musica di qualche artista di strada che passando di lì si fermava a strimpellare.
Quella sera ho conosciuto Ester, amica italiana di Fede che vive a #BuenosAires! Ci ha raggiunto e si è seduta con noi. E’ stato piacevolissimo sapere di lei e della sua esperienza in Argentina. L’ho tempestata di domande, mi affascina molto conoscere il perchè di una tale scelta di vita. Chissà che anche io non mi trasferisca all’estero prima o poi!?!?! L’idea nella mia testa c’è e ogni tanto bussa più forte. Più tardi ci ha raggiunto anche Federico (ragazzo Argentino) e ci siamo trasferiti in un pub attorno a Plaza Serrano, si sono fatte le 4 del mattino. Sembravano le 22, una mossa incredibile ovunque. Wow!
[6 dicembre]
Risveglio traumatico la mattina seguente, ovviamente perdo la colazione. Caldo pazzesco, nostalgia in arrivo, valigia da riordinare, mi ero già alzata col piede sbagliato. In più dovevo scrivere e non riuscivo a farlo. Tutto risolvibile ma mi era passata la voglia di uscire, nonostante fuori ci fosse Buenos Aires. Ripeto Buenos Aires.
Ci hanno messo poco a convincermi i miei due compagni, appena la pila di vestiti sopra la valigia stava pian piano scomparendo già mi sentivo meglio. Io ero la prima ad andarmene il giorno seguente, tutti e tre rimpatriavamo, ma io al mattino, loro la sera. Secondo i nostri piani, in quel B&B ci ritornavamo solo per pochissimo tempo, troppe cose da vedere quell’ultima giornata assieme. Edmond non aveva visto nulla di Baires, dovevamo fargliela conoscere!
Tempo un’ora, dopo una doccia rinfrescante, eravamo già fuori.
Seguitela su Fb: Bachicha cuadernos
e un anello che spero di non perdere a breve perchè ora mi è grande (non capisco come lì mi andasse bene), mi piace da matti. Uff.
Poi veniamo attratti da lui, da Burger Joint.
Ci divoriamo un hamburger, era talmente leggerino che io ero a posto per gli altri due giorni successivi.
Non so dirvi se ci ha catturato di più il locale o la gente che addentava Hamburguesa.
Sazi prendiamo la metro. E’ semplicissimo girarci. La fermata più comoda a noi è Plaza Italia, un quarto d’ora di cammino dal B&B Casa Aire. Prima cosa da fare era scambiare Euro in Pesos, nessuno ne aveva più (per info su come e dove scrivetemi pure).
Abbiamo girovagato un pò e poi siam finiti a SAN TELMO. Quel quartiere mi era piaciuto, da tornarci con Edmond. Infatti si potrebbe tranquillamente alloggiare qui, ho trovato San Telmo più autentica. [vecchio post: http://travelmooditaly.wordpress.com/2014/11/19/buenosaires/ ]
Arriviamo a Plaza Dorrego, tempo venti minuti e inizio a sentire bonghi in lontananza. Subito ho pensato fosse un gruppo di artisti di strada e mai avrei pensato a tutto ciò. Guardate che bello.
Siamo rimasti qui per almeno 3 ore! Un vero spettacolo! 🙂
Eravamo talmente presi da questa parata, che quasi ci dimentichiamo del #ROBOT! La stessa sera a #BuenosAires nel quartiere “La Boca” c’era il ROBOT, evento al quale sia io sia Fede abbiam partecipato a Bologna a ottobre 2014 (a BO dura 5 giorni), lì però non ci conoscevamo ancora. Ultima sera in Argentina e per la prima volta a Buenos Aires, tutto ciò fa parecchio sorridere. Ci dirigiamo verso casa a cambiarci, kebab al volo e taxi per raggiungerlo (Location: Usina del Arte) 150 Ars ad auto.
Se non fosse stato per me, non saremmo neppure entrati. Fede non era stato convincente. Non so cosa gli ho detto a questo buttafuori, forse ha avuto pietà di noi 3 dietro le sbarre. La festa era su invito e il bere free. Super! Noi c’eravamo!
Dopo un’ora e mezzo finisce, quasi nulla a che vedere con Bologna ovviamente! Con altra gente conosciuta lì prendiamo un bus che ci porta alla Festa della luna llena (ci mancava solo lei a stupirci!) 🙂
zona: Palermo, vicino a dove alloggiavamo. Completamente in mezzo a un parco. Ingresso libero.
Quella mattina, guardando più volte quel cielo, quella luna così perfetta, ho fatto un resoconto della mia Argentina.
Erano passati 27 giorni dal mio decollo, a me sembravano la metà.
Ero consapevole di aver vissuto intensamente il mio viaggio, di aver assaporato una terra che occuperà un pezzo del mio cuore, di aver avuto la fortuna di condividere così tanta bellezza con veri viaggiatori, di aver fatto nuove conoscenze, ma in quel momento ho realizzato di ESSER FORTUNATA. Tutto era andato perfettamente, oserei dire più che perfetto! 🙂
Verso le 6 siam rientrati col sole, ho dormito solo un’oretta. In quei momenti non vorresti mai addormentarti. Vorresti parlare parlare parlare.
Alle 10 il taxi mi aspettava per andare in stazione dei bus, ero talmente triste che in due minuti il taxista è riuscito a convincermi di andar con lui fino in aeroporto – 300 pesos
Una giornata così brutta, diluviava e così è stato per tutta la giornata!
…e non vi dico salutare Fede e Edmond!
Dopo un’ora in aeroporto mi sentivo sola.
Ho iniziato a scrivere, scrivere, scrivere e mi sono ordinata un cappuccino.
In volo non ho dormito per 13 ore, ho letto, ascoltato musica. Mai successo! Si è stupito anche il mio vicino…dicendomi: “ma tu non hai dormito un secondo!?!?Hai scritto tutta la notte, ma cosa scrivi?”
Sono giunta alla fine di questa avventura, non volevo credetemi.
Probabilmente continuerò a scrivere di questa terra, penso ancora di avere tante cose da dirvi 🙂
“TUTTO CIO’ CHE NON INIZIA, è INFINITO”
Alejadro Lanùs
con affetto
LIC
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Licia, bellissimo racconto!
Ancora una volta l’ho letto tutto d’un fiato, cercando di vivere appieno le emozioni meravigliose che l’Argentina ti ha trasmesso.
Bello, bello, bello.
chi sei?Non c’è il tuo nome e mi piacerebbe saperlo!
Ciao Licia, Robbymiao.
Non so perchè il commento è uscito come Anonimo, scusami.
Comunque davvero emozionanti i tuoi “racconti di viaggio”.
M’ispira molto ^-^ Bello!!!
molto vivace direi 🙂